Lo spazio: un sogno per molti, una realtà per pochi, pochissimi ... quasi nessuno
di Loretta Antonella


Oggi comincio le prove del mio ultimo lavoro teatrale che debutterà fra un mese al Teatro Comunale della mia città.

Dopo apposita richiesta, il Comune mi ha concesso di provare un mese presso gli spazi del Teatro e di debuttare nel cartellone della stagione “Debutti in Città”. L’ufficio cultura si è raccomandato la puntualità per il primo giorno di prove, per non oberare il portiere che gestisce lo spazio e si deve occupare della pulizia e del coordinamento di tutte le sale. Per cui in questo primo giorno sono sul posto alle 8,50 pronta per cominciare.

Alle 9.00 in punto il portiere apre la porta! Varco l’entrata e sono dentro una piccola sala d’ingresso del Teatro dove c’è la biglietteria. Prima di tutto mi porta nel suo ufficietto, proprio accanto alla biglietteria e mi mostra la pianta del teatrino: una sala grande dove c’è un palco 8mx6m, e di fronte una platea con tribuna telescopica a scomparsa. La sala è pensata per poter recitare in ogni sua parte: in maniera tradizionale, spettacolo sul palco e platea davanti. Oppure si ritrae la tribuna telescopica e si allestisce lo spettacolo nel salone della platea e il pubblico sul palco, oppure intorno, utilizzando solo sedie. Il service minimo di luci è composto da 15 fari che si possono posizionare sia sul palco che sopra la platea. Per esigenze maggiori è l’artista che deve preoccuparsi di integrare le luci.


Poi con fare calmo, mi fa vedere il tesoro: il piano sotterraneo e l’ultimo piano del teatro. Nel piano sotterraneo c’è una sala prove grande 10mx8m, dove si può provare con la scenografia: il pavimento è in travi di legno dove è consentito l’ancoraggio a terra. Accanto c’è un’altra sala per i tecnici: ci sono due macchine da cucire e un piccolo laboratorio dove poter costruire scenografie. Si può decidere se usufruire del personale tecnico del teatro, pagando la giornata di lavoro oppure se portarsi i propri sarti e scenografi di fiducia. All’ultimo piano ci sono due sale prove insonorizzate più piccole entrambe 5mx8m.


Tutte e tre le sale sono riscaldate! Il Teatro è dotato di impianto fotovoltaico con accumulo e luci led per minimizzare il consumo energetico. Il riscaldamento può partire un’ora prima dell’utilizzo della sala solo se avvisato il custode di tale necessità.
Ogni sala accoglie una compagnia teatrale o di danza per l’allestimento di uno spettacolo che poi debutterà a teatro: le singole sale sono aperte dalle ore 9 del mattino alle ore 18,30 del pomeriggio. Le sale dell’ultimo piano, dove non si può allestire la scenografia, vanno lasciate libere alle 18,30 poiché poi ci sono i corsi serali delle associazioni cittadine. Mentre nella sala sotterranea la scenografia può essere lasciata sempre allestita.


Ogni compagnia usufruisce a rotazione delle sale prove: in genere i primi 15/20 giorni vengono utilizzate le sale più piccole, mentre gli ultimi 10/15 giorni si può andare nella sala prove sotterranea per provare con la scenografia.
Tutte le sale sono utilizzate tutti i giorni della settimana contemporaneamente, mentre la sala palcoscenico solamente nei giorni di spettacolo, con possibilità di utilizzo dei tre giorni antecedenti il debutto.


Accanto al Teatro c’è una piccola foresteria, composta da due camerate in ognuna delle quali ci sono 5 letti, e una sala cucina, dove poter cucinare in autonomia e lasciare la spesa. Il custode si raccomanda: la spesa che viene messa in frigo o in dispensa va lasciata in buste con scritto il nome della compagnia, altrimenti si confondono! E ricordatevi di pulire sempre la cucina dopo l’utilizzo!


A questo punto il custode mi aggiorna sulle condizioni economiche: l’utilizzo degli spazi sono a carico del Comune che si deve occupare del pagamento del personale del teatro e delle varie manutenzioni, in cambio però i biglietti del giorno del debutto li percepirà il Comune stesso. Per le eventuali repliche dopo il debutto, gli incassi saranno percepiti per il 40% dal Comune e per il restante 60% dalla Compagnia. Quest’ultima si deve accollare una parte delle utenze, il consumo è minimo visto l’utilizzo dell’impianto fotovoltaico, per cui si richiede il pagamento di € 5 al giorno in Inverno e di € 2 al giorno in estate.


A questo punto apro gli occhi e ritorno alla triste realtà: mi ritrovo nell’ufficio cultura del mio Comune dove sto aspettando di parlare con l’assessore per chiedergli un posto dove poter provare e so già che la risposta sarà sempre la stessa….

Tentar non nuoce, ma il garage sotto casa mia è sempre disponibile…

 

 

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