MICHELA LUCENTI


Workshop
Il corpo scelto
Nei percorsi del nostro teatro, dalla pedagogia al montaggio di spettacoli, la necessità di concentrarsi sul momento presente ci spinge a partire sempre dall'elemento più semplice, la presenza, per sviluppare un lucido pensiero di ciò che ci accade e scegliamo di far accadere.
Il laboratorio si basa su alcuni concetti fondamentali, a partire dalla relazione: dopo un training fisico-vocale sulla propria corporalità, ci si apre ad un ascolto reale degli altri attraverso lo studio di semplici elementi in movimento, dal respiro al gesto, per poi tentare l'azione scenica attraverso la relazione danzata, il canto, la parola.
Il corpo liberato dai limiti abituali di posture scorrette, riscopre la possibilità e la forza di esprimersi e relazionarsi allo spazio e agli altri diventando di fatto veicolo della nostra arte e delle nostre possibilità comunicative.
Rendere consapevole il nostro corpo, la propria voce, significa accedere direttamente alle sorgenti della nostra creatività verso il linguaggio di un teatro fisico autentico, come atto e strumento al tempo stesso. "Essere con sé e gli altri al tempo stesso, nel medesimo atto."
Si ha così la possibilità di sviluppare attraverso l'esperienza fisica, individuale e collettiva, un pensiero creativo aperto e divergente, dove ogni singola idea si estende agli altri in forme e direzioni diverse, come ramificazioni di un albero, dilatando il corpo e la sua presenza allo spazio circostante.

Performance
Progetto detriti slum 4 (peso piuma) + slum 5 (vi ricordate di me)
La nuova creazione della Compagnia Balletto Civile, dal titolo Detriti, si snoda in più capitoli che nascono come spettacoli autonomi. Secondo la definizione delle Nazioni Unite gli SLUM sono comunità povere e sovraffollate che vivono in quartieri che versano in un costante stato di provvisorietà e transizione e sorgono nelle aree più deboli delle città. La percezione comune degli slum come luoghi di povertà, squallore, miseria, pericolo e mancanza di sicurezza è solo una faccia della medaglia perché in quei luoghi vivono persone molto intraprendenti. Chiamiamo questi spettacoli SLUM perché immaginiamo di essere noi stessi quei luoghi degradati, come se il nostro SPAZIO CORPO fosse un luogo squallido, instabile, pericoloso, provvisorio, mancante di tutto ma allo stesso tempo intraprendente. Un corpo che cerca in ogni modo di sopravvivere, di rimanere in piedi operosamente. I nostri studi di movimento potremmo definirli SLUM SPIRITUALI.


Inizia a studiare danza classica e contemporanea al Centro Studi Danza di Loredana Rovagna.
Incontra il lavoro della compagnia di Pina Bausch, conoscenza importante che segnerà profondamente le sue scelte.
Nel 1990 inizia a frequentare la scuola biennale del Teatro Stabile di Genova. Contemporaneamente nel 1991 incontra l'ultima fase del lavoro di ricerca di Jerzy Grotowski.
Nel 1993 vince una borsa di studio che la mette in contatto con Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Michele Abbondanza, Adriana Boriello e Julien Anzillotti.
Nel 1995 affianca Moni Ovadia Teatro Biondo di Palermo nello spettacolo "Diario ironico dell'esilio", regia di Roberto Andò.
Nello stesso anno, dalla collaborazione con Alessandro Berti, nasce a Bologna la compagnia L'Impasto. Con la "Trilogia" L'Impasto compie la sua prima, lunga tournée nazionale. Dal 1995 al 2003 realizza diversi spettacoli. Nel 2003 nasce il progetto Balletto Civile, un'equipe di lavoro per la produzione e la formazione, creata per approfondire l'idea di un proprio teatro totale, privilegiando il canto dal vivo originale e il movimento fondato sulla relazione profonda tra gli interpreti. All'interno di quest'esperienza nasceranno gli spettacoli "I Topi" e "KetchupTroiane", oltre a numerosi progetti pedagogici in collaborazione con le Università di Torino, Milano, Brescia, Perugia, Bologna, Udine, Trieste e Gorizia. Con Balletto Civile realizza numerosi spettacoli. Solo l'anno scorso debutta a Torino il Macbeth di William Shakespeare di cui Michela Lucenti firma le coreografie con regia di Valter Malosti, a maggio 2007 debutta al Festival Andersen lo spettacolo "Battesimi"; a giugno 2007 il direttore della Biennale di Venezia Settore Danza Ismael Ivo chiama Michela Lucenti al suo fianco per lo spettacolo "Il mercato del corpo" e nell' estate-autunno 2007, grazie anche al sostegno di Artificio23, prende il via lo studio e la ricerca del Progetto installativo "Creature", di cui Michela Lucenti cura l'ideazione e la coreografia con la collaborazione di Uovoquadrato mediadesign e il pittore Mirko Baricchi

 

 

contatti